PRIME

come sono andate le prime settimane di scuola?

sei contento della tua scelta?

che aspettative hai per questo anno scolastico?

come mai hai scelto il paciolo d’annunzio?

è cambiata molto, la vostra routine quotidiana? 

c’è qualcosa che avresti voluto sapere prima dell’inizio della scuola?

Queste sono solo alcune delle domande alle quali gli studenti di prima dei licei classico e scientifico hanno risposto; nonostante dubbi e incertezze attanaglino le loro giovani menti, i nostri eroi si mostrano positivi e determinati. I ragazzi hanno affermato che la loro scelta è stata condizionata non solum dalla vicinanza da casa, sed etiam dalla buona fama che questa scuola porta con sé. 

“basta avere semplicemente un po’ di organizzazione e poi si può tranquillamente continuare a fare tutto quello che si faceva prima” 

Alle medie i licei appaiono come un percorso irto di sfide, quasi fossero un campo d’addestramento e i nostri prof si chiamassero Sergente Maggiore Hartman, ma già dalle prime settimane gli studenti, si sono accorti che con una buona organizzazione riescono tranquillamente a portare avanti le attività extrascolastiche. Comunque si ritengno soddisfatti perché la scuola si è dimostrata all’altezza delle aspettative. 

Oltre ai compagni con cui avevano già legato durante le prime settimane di scuola, i “primini”, come sono affettuosamente chiamati dai veterani, hanno potuto creare ulteriori legami con altre classi e con i professori, soprattutto grazie all’attività di orienteering, durante la quale hanno avuto modo di sviluppare un allegro cameratismo.

Dalle interviste emerge però che la propaganda delle attività scolastiche sia insufficiente e  inefficacie: molto spesso si viene a conoscenza troppo tardi di questi corsi oppure manca totalmente la pubblicizzazione. 

QUINTE

Come gli studenti di prima, anche gli studenti di quinta, ormai alla fine del loro percorso, con più esperienze alle spalle, hanno raccontato ai nostri lettori il loro percorso scolastico rispondendo a queste domande:

Per quale motivo hai scelto questa scuola? 

Che consigli daresti ai ragazzi più piccoli?

Che progetti hai per il futuro? Consigli? 

Dicci una cosa che ti piace della nostra scuola e una che miglioreresti.

“ho scelto questa scuola perché pensavo potesse darmi una preparazione in tutti i campi, sia umanistico sia scientifico e dopo cinque anni posso dire di aver avuto ragione”

E’ questa la frase con cui un ragazzo di quinta ci racconta la scelta che ha fatto ancora prima di iniziare questo viaggio; la sua speranza era quella di arrivare ad una preparazione ampia e versatile, che dopo cinque anni afferma di aver raggiunto.  

La maggioranza degli studenti si è ritenuta soddisfatta della propria scelta sostenendo che nonostante le difficoltà incontrate durante il “quinquennio” il Paciolo-d’Annunzio è riuscito a formarli e a prepararli  in modo completo per l’università e il campo lavorativo.

“Se dovessi rispondere a cosa mi piace di questa scuola direi il fatto che in un unico istituto ci siano diversi indirizzi , quindi un “paciolano” ha la possibilità di incontrare persone con aspirazioni diverse; questa varietà, questa pluralità di idee onestamente mi piace molto”

Un aspetto molto apprezzato del Paciolo, è il suo racchiudere in unica scuola più indirizzi e quindi modi contrastanti di ragionare, più prospettive da cui osservare la realtà. Questo crogiuolo di mentalità e opinioni diverse, che deriva dal contatto tra studenti di vari percorsi di studio che hanno modo di confrontarsi scoprendo nuovi punti di vista, porta spesso a dibattiti, scambi di opinioni e anche a tradizionali rivalità, come se fossimo contrade a un palio toscano. 

Non ci sono però solo elogi alla scuola, se parliamo di edifici scolastici spicca infatti la differenza tra le due sedi e ci si presentano pareri contrastanti; alcuni affermano di preferire la sede in via Alfieri per la sua modernità, altri quella in via Manzoni che hanno definito un ambiente più vitale e colorato. 

Gli studenti di quinta, inoltre, hanno fornito alcuni consigli su come migliorare la nostra scuola, come l’introduzione di club di musica, arte, sport… oppure migliorare l’ambiente esterno (una tematica affrontata anche con il progetto “Cambiamo l’aria”); in via Manzoni, infatti potrebbe essere installata una outdoor classroom come in via Alfieri, vista la carenza di parchi nelle vicinanze.

“Non ho ancora fatto una scelta definitiva e questo mi porta al punto successivo: come scegliere. Farò ciò che mi piace… cercate un’università in cui si possa studiare quella che in questa scuola è la vostra “materia preferita”

Tra la maggior parte degli studenti la risposta più diffusa è proprio questa; anche se il tempo stringe molti sono indecisi sul passo successivo; una tappa importante della 

strada per arrivare a fare ciò che si ambisce. É interessante notare l’ampia rosa di scelte che i nostri maturandi vedono per il loro futuro, frutto ovviamente delle passioni scoperte durante questo viaggio, degli incontri, dei prof e degli amici che con una maieutica quasi platonica sono stati in grado di far acchiappare ai ragazzi quell’interesse che stava germogliando in loro, indipendentemente dall’indirizzo di studi. Molti studenti del liceo scientifico hanno intenzione infatti di intraprendere studi in area umanistica (storia, scienze della comunicazione, lettere antiche…) di contro alcuni studenti del classico sono attratti anche dall’area scientifica, ma quasi tutti si sentono ancora in alto mare, a causa delle numerose passioni sviluppate in un lustro di viaggi esplorativi nella selva del sapere umano. Insomma tra noi navigano tanti piccoli Odisseo che pur sapendo di dover stabilire una rotta per il futuro vorrebbero approdare su tutte le isole e su nessuna.

Concludiamo con un’esortazione che i più vecchi e (forse) saggi tra noi tengono a fare ai loro successori: 

“Non gettate la spugna cari ragazzi! In questa scuola si lavora molto ma ogni sforzo verrà ampiamente ripagato!”

Di Folli Sofia, Lusignani Federica, Castellani Federico, Cabrini Annalisa